Sussiste ancora oggi il pregiudizio nel rivolgersi ad uno psicologo.
La malattia mentale è un disturbo psicologico grave di cui si occupa un ramo della psicologia, ma non è certo l’unico.

Ci si può rivolgere allo psicologo quando si sente il bisogno di migliorare la propria vita, le relazioni con gli altri, quando si sente il bisogno di essere guidati nel raggiungere un obiettivo importante. Oppure quando si ha bisogno di imparare a gestire lo stress e in generale in tutte quelle situazioni nelle quali viviamo momenti di difficoltà che ci fanno sentire “bloccati” e per i quali non riusciamo da soli ad individuare delle strategie funzionali per andare avanti.

Un percorso con uno psicoterapeuta è indicato per tutte quelle situazioni nelle quali l’individuo sente la necessità di migliorare la propria vita, porre fine alla sofferenza psicologica o imparare a gestire determinati pensieri o comportamenti.

Può capitare di provare sentimenti in cui ci si senta ingabbiati, bloccati o trovarsi in situazioni nelle quali prevalgono comportamenti e pensieri automatici, negativi, capaci di interferire con la nostra serenità e di impedire alle nostre aspirazioni di vita di realizzarsi.

Possono essere momenti prolungati di difficoltà nell’ambiente di lavoro, eventi traumatici (lutti, separazioni, perdite). Oppure cambiamenti importanti (trasferimenti, nuovi incarichi, sposarsi, andare a convivere, la menopausa).

Queste ed altre situazioni possono essere percepite come qualcosa di destabilizzante perché inevitabilmente rompono un vecchio equilibrio e possono generare paura, ansia o un vissuto depressivo. La psicoterapia può rappresentare in questi casi uno strumento efficace per aiutare a costruire un nuovo equilibrio, e guidare la persona ad una percezione più funzionale della realtà.

Uno psicologo, allora, può aiutare a focalizzare con chiarezza gli ostacoli e a collegare tra di loro le nostre reazioni e le nostre emozioni.

Oppure come in una sorta di “puzzle” si può proseguire, nel percorso di psicoterapia, a unire insieme i diversi pezzi della nostra vita, in modo da arrivare a una visione di insieme diversa. Si giunge così a una maggiore consapevolezza della propria persona, riuscendo a individuare le priorità personali e a cambiare le strategie inadeguate, in modo da evitare gli stessi errori del passato.

Quindi, probabilmente non sei “pazzo”. Se lo fossi non ti sarebbe neanche venuto in mente di rivolgerti ad uno psicologo.